Progetto LIFE VAIA. PEFC Italia tra gli stakeholder

Coordinato dall’Azienda Rigoni di Asiago e da un partenariato internazionale che vede coinvolto anche PEFC Italia, il progetto prevede interventi di rimboschimento e di riequilibrio ecologico delle aree forestali distrutte dalla tempesta Vaia nel 2018.

Progetto LIFE VAIA. PEFC Italia tra gli stakeholder

5 maggio 2022 Progetti

Di Luca Rossi   

Recuperare le superfici boschive danneggiate e valorizzarne gli ecosistemi, sviluppando prodotti e servizi sostenibili, attraverso l’applicazione di tecniche agroforestali innovative in favore della resilienza degli ecosistemi. Questo l’obbiettivo generale del progetto LIFE VAIA, presentato a settembre 2021 nell’hangar di Veneto Agricoltura in Cansiglio (BL), che sta muovendo i suoi primi passi in questi mesi e che vede, tra gli stakeholder, anche PEFC Italia.

Con l’acronimo VAIA, il progetto Valuing Afforestation of damaged woods with Innovative Agroforestry, nasce dall’esigenza di recuperare un territorio e un patrimonio forestale fortemente compromesso dall’omonima tempesta dell’ottobre 2018: secondo le stime, sono stati 42 milioni gli alberi abbattuti in Italia su una superficie di 42.500 ettari, per 2,8 miliardi di euro di danni.

Con una durata di cinque anni e un budget complessivo di 6 milioni di euro, di cui 3 stanziati dalla Commissione Europea, il progetto vede l’Azienda Rigoni di Asiago come capofila e, tra i partner, Veneto Agricoltura, Università di Padova – Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF), Fondazione Edmund Mach (TN), Comune di Asiago, Comune di Gallio, Association Française d’Agroforesterie (Francia), World Biodiversity Association (WBA), Longarone Fiere Dolomiti, Università di Santiago di Compostela (Spagna) e Venetian Cluster. 

L’approccio innovativo si basa sull’applicazione di misure agroforestali “temporanee” (15/20 anni) fino alla crescita degli alberi forestali, e finalizzate alla preservazione dell’ecosistema, alla tutela della biodiversità e allo sviluppo di filiere produttive in particolare nell’ambito dell’apicoltura e dei piccoli frutti per la trasformazione.

Da perseguire con interventi declinati sugli specifici territori di Italia, Spagna, e Francia, gli obbiettivi del progetto sono in sintesi i medesimi per tutti i 16 siti pilota (di circa 2,5 ettari ciascuno) distribuiti in 7 aree oggetto di intervento:

  1. Consolidare la base di conoscenze sull’uso di procedure agroforestali innovative nell’agricoltura forestale, valutando l’efficacia del metodo e incoraggiandone l’uso nelle foreste europee;
  2. Sviluppare l’approccio innovativo VAIA;
  3. Testare e applicare l’approccio VAIA in diverse aree caratterizzate da condizioni diverse al fine di definire modelli di risposta rapida da trasferire (anche grazie ad attività di replica e toolkit) nei siti interessati da eventi estremi, intensificati dai cambiamenti climatici;
  4. Promuovere l’attuazione della Strategia Forestale dell’UE specificamente nell’ambito della protezione delle foreste in un contesto climatico in continuo mutamento, promuovendo nel contempo una gestione forestale sostenibile e tutelare la biodiversità invertendo il declino degli impollinatori e contribuendo al reimpianto di alberi (come previsto dalla Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030);
  5. Sviluppare una selvicoltura nuova e innovativa e prodotti a valore aggiunto;
  6. Recuperare le superfici boschive e valorizzarne gli ecosistemi, sviluppando prodotti e servizi sostenibili con prodotti di valore aggiunto.

Tutti i dettagli del progetto nel sito web dedicato: https://www.lifevaia.eu/it.

Legname di Guerra

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Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste