Il Natale 2025 “targato PEFC”: una rete di iniziative che porta la gestione sostenibile al centro delle feste
Un Natale all’insegna della sostenibilità: dagli alberi PEFC alle iniziative solidali in tutta Italia.
Il Natale 2025 “targato PEFC”: una rete di iniziative che porta la gestione sostenibile al centro delle feste
11 dicembre 2025 Attualità
Di Eleonora Mariano
Quest’anno il Natale parla con ancora più forza il linguaggio della sostenibilità grazie alle numerose iniziative che, da Nord a Sud, hanno valorizzato il legno proveniente da foreste gestite responsabilmente e certificate PEFC.
Un albero dalle Terre del Monviso alla Camera dei Deputati
A Roma, nelle sale di Palazzo San Macuto, quest’anno il Natale profuma di montagna. Il tradizionale albero della Camera dei Deputati proviene infatti da un bosco certificato PEFC di Pian Munè, in Valle Po: un cimale di abete selezionato con cura durante le attività di diradamento, trasformato da materiale destinato alla cippatura nel simbolo più riconosciuto delle festività. Una scelta che porta nel cuore delle istituzioni non solo un elemento decorativo, ma un messaggio forte sulla gestione sostenibile del patrimonio forestale italiano.
Come avviene da alcune stagioni natalizie, PEFC Italia coinvolge proprietari e gestori di boschi certificati per donare un albero alle istituzioni e ricordare l’importanza della cura attiva del territorio montano. Quest’anno il compito è stato affidato a Walden srl, una giovane PMI saluzzese impegnata nella forestazione e nello sviluppo sostenibile, che gestisce diversi boschi della zona secondo piani forestali orientati alla multifunzionalità e alla valorizzazione delle risorse naturali.
Il taglio e la preparazione del cimale hanno richiesto competenze specialistiche: operatori forestali locali e un arboricoltore hanno lavorato fianco a fianco per garantire che la pianta fosse selezionata, protetta e trasportata nel pieno rispetto delle tecniche forestali e delle norme di sicurezza. Alla riuscita dell’operazione hanno contribuito anche diverse realtà del territorio – Legnami Valle Po Paesana, Badariotti, Colomba e Miretti – dimostrando quanto la filiera locale del legno sia radicata, collaborativa e capace di mettere in campo professionalità di alto livello.
Il progetto si inserisce inoltre in un percorso più ampio di rilancio delle filiere locali nelle Terre del Monviso. Tra le iniziative più significative figura il Polo del Legno del Monviso, promosso dalla Città di Saluzzo con la Fondazione Amleto Bertoni: una rete di amministrazioni, imprese e realtà formative che punta a una pianificazione condivisa, alla certificazione forestale e allo sviluppo di una Green Community.
L’albero rimarrà esposto per tutta la durata delle festività presso la Biblioteca della Camera dei Deputati, a Palazzo San Macuto. Un simbolo natalizio capace di raccontare il futuro che molti territori stanno costruendo: un futuro in cui le foreste italiane non sono solo sfondo paesaggistico, ma risorsa centrale, viva e custodita da comunità che se ne prendono cura ogni giorno.

PEFC e il Natale solidale a Torino
Il Natale torinese di quest’anno si è illuminato grazie a due iniziative che hanno unito solidarietà, creatività e attenzione alle foreste gestite in modo sostenibile. Protagonista comune: il legno certificato PEFC, scelto come materiale simbolico per portare un messaggio di cura e responsabilità ambientale nei luoghi della comunità.
Da un lato, nel contesto delle attività promosse da realtà sociali del territorio, sono stati realizzati e donati dalla ditta certificata Pioli Imballaggi due alberi in legno 100% certificati PEFC: uno destinato alla Fondazione FORMA Onlus e uno alla casa di riposo Opera Pia Faccio Frichieri, personalizzato dagli ospiti della casa di riposo con centrini all’uncinetto e un mappamondo illuminato posto sulla sommità, trasformandolo in un simbolo di comunità e partecipazione.

Dall’altro lato, la città ha visto accendersi un secondo grande albero certificato PEFC durante il tradizionale raduno dei Babbi Natale organizzato da FORMA Onlus nel piazzale dell’ospedale infantile Regina Margherita. Qui una struttura alta quattro metri è stata allestita e decorata con le palline realizzate da oltre 6.000 bambini delle scuole piemontesi, che hanno contribuito anche con fiabe e messaggi positivi destinati ai piccoli pazienti dell’ospedale. Un gesto collettivo che ha trasformato l’albero in una grande cartolina di auguri solidale.
A Sabbioneta (Mantova) un albero vero e certificato dall’altopiano di Folgaria
Nel cuore della città UNESCO, l’accensione dell’albero di Natale sostenibile è ormai una tradizione consolidata e particolarmente sentita dalla comunità di Sabbioneta. Anche quest’anno, infatti, l’albero che andrà a illuminare Piazza Ducale proviene dal bosco certificato PEFC dell’altopiano di Folgaria, che da tradizione viene donato alla città dalla Comunità di Folgaria. Si tratta di un albero vero e certificato. Proviene dal bosco certificato Pefc dell’altopiano di Folgaria. Attraverso questa scelta, si mira a sensibilizzare circa un corretto utilizzo del patrimonio boschivo mondiale, in un momento in cui il tema ambientale è particolarmente urgente.
Come sottolinea il sindaco Marco Pasquali, la provenienza certificata dell’albero vuole essere un invito a riflettere sull’utilizzo corretto delle risorse boschive, in un momento storico in cui le tematiche ambientali sono sempre più urgenti e richiedono attenzione diffusa e quotidiana.
Udine accende un albero da una foresta regionale certificata
Davanti a Palazzo Florio, storica sede amministrativa dell’Università di Udine, è stato acceso per la prima volta un grande albero di Natale allestito all’aperto: un abete rosso alto sei metri, donato dalla Regione e proveniente dalla foresta di Fusine. Si tratta di un luogo di grande valore naturalistico, parte della Rete Natura 2000, gestito dal Servizio foreste regionale con il supporto del Corpo forestale, di professionisti agronomi e forestali e di imprese certificate. L’area, come tutte le foreste di proprietà regionale, è certificata secondo i criteri internazionali della gestione forestale sostenibile PEFC, e proprio quest’anno ha acquisito anche una seconda certificazione per la gestione forestale responsabile.
Per l’Ateneo, come sottolineato dallo stesso rettore, l’abete rappresenta un simbolo importante: un modo per riaffermare il forte legame con il territorio e per condividere con la cittadinanza il valore del patrimonio naturale regionale. La scelta di un albero proveniente dalle foreste di Fusine diventa così un’occasione per ribadire il senso di appartenenza alla comunità e la volontà dell’università di valorizzare le risorse ambientali in modo consapevole e responsabile.
Un aspetto significativo dell’iniziativa riguarda inoltre il destino dell’albero dopo le festività: il Servizio foreste provvederà infatti al suo ritiro e il legname verrà utilizzato per realizzare piccoli manufatti. Una scelta che riflette perfettamente i principi dell’economia circolare, evitando sprechi e restituendo valore a un materiale che continua così a svolgere una funzione utile al territorio.
Focus: la filiera degli abeti natalizi sostenibili secondo l’esperienza di Andrea Zenari
Il tema degli alberi veri è raccontato anche attraverso l’esperienza di Andrea Zenari, coltivatore di abeti e gestore di un’area forestale certificata PEFC.
La sua attività, illustrata in un approfondimento realizzato da “Il Dolomiti” e disponibile da qui, mostra come la filiera degli abeti – soprattutto quelli coltivati in vaso e ripiantati – possa garantire un impatto minimo sull’ecosistema, grazie anche alla tracciabilità e ai requisiti imposti dalla certificazione PEFC.
Zenari sottolinea inoltre l’importanza del mantenimento della massa forestale attraverso nuovi impianti e l’attenzione crescente dei consumatori, italiani e non, verso scelte responsabili.