Primo workshop nazionale sulla filiera della castanicoltura da legno, il contributo di PEFC Italia

Il 17 e 18 giugno 2025 si è svolto il primo workshop nazionale sulla filiera della castanicoltura da legno ad Arezzo nella sede del CREA - Centro di ricerca Foreste e Legno, che ha visto il coinvolgimento dei vari portatori di interesse componenti la rete di filiera, alla quale ha partecipato anche PEFC Italia coordinando la sessione dedicata alla gestione forestale, utilizzazioni, innovazione e marketing.

Primo workshop nazionale sulla filiera della castanicoltura da legno, il contributo di PEFC Italia

20 novembre 2025 Eventi

Di Francesco Marini

La castanicoltura da legno e la sua filiera rappresenta la massima espressione di multifunzionalità, gestione forestale e un settore di mezzo tra agricoltura, foreste e marketing.

Tutti i temi inerenti la selvicoltura del castagno e come rendere competitive le filiere che ne derivano sono stati affrontati nel primo workshop nazionale sulla filiera della castanicoltura da legno tenuto lo scorso 17-18 giugno presso la sede del CREA- Foreste e Legno a Arezzo.

Due giorni in cui si è discusso con i tanti attori che riguardano il castagno e le sue filiere per affrontare le criticità attuali della filiera nazionale della castanicoltura, partendo dalla nascita che deriva da un’interazione secolare dell’attività dell’uomo, si è ribadito l’imprescindibilità della gestione attiva dei castagneti  per mantenere, curare e raccogliere i frutti di questa coltura, allineandosi all’ecologia della specie che ha un forte legame con l’intervento antropico, adeguando la normativa di riferimento alle evoluzioni climatiche, tecnologiche e selvicolturali. 

Il PEFC Italia è stato presente alle giornate di lavoro coordinando anche la sessione “Criticità tra gestione forestale, utilizzazioni, innovazione e marketing”, in cui sono emerse numerose testimonianze di filiere del legno consolidate e attive in diversi contesti territoriali con prodotti in castagno di eccellente qualità, molti di questi anche certificati PEFC, e al contempo la possibilità di intraprendere nuove strade da esplorare per i prodotti castanicoli come la bioedilizia, arredi o semilavorati di nuova generazione. Per raggiungere tali obiettivi, si è constatato come sia fondamentale migliorare la qualità degli assortimenti attraverso cure colturali mirate e l’adozione di sistemi selvicolturali coerenti con gli standard qualitativi richiesti oggi dal mercato. Ma questi obiettivi risultano di difficile perseguimento se si considera l’elevata frammentazione fondiaria tipica delle proprietà forestali italiani, compresa la castanicoltura, che ostacola la gestione attiva e conseguentemente la carenza di visione e la di ricerca della qualità.

La sessione coordinato da Antonio Brunori ha evidenziato come sia, oggi più che mai, importante la costituzione di consorzi o gruppi di produttori, riportando anche i numerosi esempi delle certificazioni di gruppo PEFC che in molti contesti nazionali hanno stanno avendo un grande successo rappresentando uno strumento utile in cui condividere strategie e migliorare la gestione forestale.

Tra le conclusioni dei lavori è stato presentato da Alberto Manzo (MASAF - DiFOR) la proposta di istituzione di un Gruppo di lavoro sulla castanicoltura da legno nell’ambito del Tavolo di filiera di legno che identifichi strategie concrete, sostenibili e replicabili per la gestione e la valorizzazione della filiera sul territorio nazionale.

Alessandra Stefani (Cluster Legno Italia) invece tra le considerazioni conclusive ha evidenziato tra le criticità del castagno “L'abbandono colturale e culturale, la frammentazione e la polverizzazione fondiarie, le fitopatie e i danni da selvatici, gli effetti del cambiamento climatico, la manodopera carente e non qualificata, la scarsa qualità del legno cresciuto in boschi senza cure culturali, la concorrenza con legname estero, la necessità di promuovere la domanda e concentrare l'offerta sono tutti temi che accomunano la filiera forestale in quasi tutti i boschi italiani, soprattutto quando gestiti a ceduo”. Ma gli strumenti per superare anche queste criticità ci sono, e sono rappresentate dal motto sintetizzato come “organizziamoci”, rivolto a tutti gli attori della grande e multifunzionale filiera castanicola italiana a operare insieme verso obiettivi comuni e condivisi.

PEFC Italia è al passo con le evoluzioni tecniche, normative e di prospettive di strumenti a disposizione dei proprietari e gestori forestali, dimostrando di essere vicino alle filiere corte e locali per la valorizzazione di tutti gli aspetti multifunzionali e di marketing di cui il castagno rappresenta un’eccellenza da valorizzare e la certificazione può rappresentare lo strumento adatto, adottato e riconosciuto a scala nazionale e internazionale per accelerare questo processo.

L’articolo online con la sintesi dettagliata di quanto è stato presentato e discusso nel workshop è stato pubblicato dalla rivista Sherwood al link: https://www.rivistasherwood.it/t/gestione/filiera-della-castanicoltura-da-legno-presente-e-prospettive.html

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

Referenti PEFC

Francesco Marini

Gestione Forestale Sostenibile e processo revisione standard GFS