Proposta di nuovo Regolamento UE sulla “deforestazione”, a che punto siamo?

Approvato il testo del progetto di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla messa a disposizione sul mercato dell'Unione e all'esportazione dall'Unione di determinati prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale e che abroga il regolamento (UE) n. 995/2010, ma l'approvazione del testo finale è attesa nei primi mesi del 2023.

Proposta di nuovo Regolamento UE sulla “deforestazione”, a che punto siamo?

8 agosto 2022 Attualità

Di Enrico Pompei, Direttore Ufficio DIFOR II - Politiche forestali nazionali ed internazionali. Direzione Generale Economia Montana e Foreste – Mipaaf

Il Consiglio Ambiente dell’Unione Europea del 28 giugno scorso, ha approvato il testo per una proposta di nuovo Regolamento (cosiddetto sulla “deforestazione”) che ha per obiettivo il contrasto alla deforestazione e al degrado delle foreste nel mondo.

Tale proposta, avanzata dalla Commissione europea alla fine del 2021, ha l’intento di evitare che vengano immessi sul mercato dell'UE o esportati dall'UE, prodotti che abbiano causato deforestazione o degrado forestale durante la loro produzione, con particolare riferimento a prodotti agricoli quali olio di palma, cacao, caffè, soia, legno e carne bovina (inclusi i derivati come ad es. il cuoio, i mobili, ecc.) con relativa abrogazione del Regolamento legno (EUTR n. 995/2010,

Va ricordato che i controlli di dovuta diligenza, “due diligence”, dovranno riguardare sia la merce importata sia quella messa in commercio sul territorio europeo, quindi anche prodotta in Italia.

Elementi fondamentali della proposta sono le definizioni di “deforestazione” (definizione FAO unanimemente riconosciuta) e di “degrado forestale”. Un importante gruppo di Paesi membri, tra cui quelli firmatari dell’Amsterdam Declaration Partenrship (ADP), Italia compresa, hanno spinto per avere un testo più ambizioso possibile che possa proteggere al meglio le foreste del mondo.

I controlli si baseranno su una classificazione di rischio dei Paesi di produzione suddivisa in rischio basso, standard e elevato, con controlli su base percentuale solo nelle ultime due classi. Appare evidente che l’uso di sistemi di certificazione, ufficialmente riconosciuti a livello internazionale, potrà fortemente agevolare l’attività di due diligence dei produttori, della catena commerciale e delle autorità competenti alla verifica. 

Attenzione particolare è stata dedicata agli adempimenti a carico delle piccole e medie imprese (PMI) che beneficeranno di particolari agevolazioni, mentre uno specifico riguardo è stato posto nell’evitare duplicazioni nella presentazione delle certificazioni di due diligence lungo la filiera di produzione e commercio dei beni oggetto del regolamento. 

A livello nazionale i lavori sono stati coordinati e realizzati dal Mite, Ministero competente per materia, in stretta collaborazione con il Mipaaf - Direzione Foreste.

I prossimi passi vedranno la discussione del testo in sede di Parlamento europeo che dovrebbe adottare la sua posizione sulla tematica nella plenaria del 12 settembre 2022, per poi passare in sede di “trilogo” (Parlamento, Consiglio e Commissione europea) per la definizione del testo finale, che potrebbe essere definito per i primi mesi del prossimo anno.

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