Un nuovo impegno per la gestione sostenibile delle foreste calabresi

Zagarise (CZ), custode di preziose foreste silane, diventa modello di gestione sostenibile. Un impegno concreto per biodiversità, prevenzione incendi e resilienza climatica, che amplia la superficie forestale calabrese certificata.

Un nuovo impegno per la gestione sostenibile delle foreste calabresi

5 agosto 2025 Gestione Forestale Sostenibile

Di Luca Rossi

Con poco più di mille abitanti e un territorio comunale che in circa 10 km quadrati spazia dal livello del mare ai quasi due mila metri del Monte Gariglione, il Comune di Zagarise (CZ) quasi lambisce la costa ionica e allo stesso tempo è custode di foreste montane preziose che vanno conosciute e tutelate. 

L’impegno di Tommaso Borelli

Zagarise, porta d’accesso ai boschi della Sila Piccola, rintraccia le radici del suo nome, “cosa utile”, in alcune sue caratteristiche che già scrittori del ‘600 ne mettevano in luce: “nei suoi campi sono prodotti fichi d’india, reopontico (pianta simile al rabarbaro di origine asiatica), e marmo frigio”.

Oggi però sono i suoi boschi a far parlare di sé; in particolare, l’area forestale in Località Buturo-Callistro, in un fazzoletto di bosco di 74,5 ettari posseduto e gestito da Tommaso Borelli che ha ottenuto la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile con lo standard PEFC. Nel giugno scorso era stata l’Azienda Agricola Forestale Cribari S.S, con i suoi quasi 700 ettari, a dare voce alla gestione forestale sostenibile in Calabria.

Un patrimonio da custodire

Il complesso Buturo-Callistro è caratterizzato da un mosaico forestale di alto valore ecologico, dominato dalle imponenti chiome del faggio (Fagus sylvatica), del caratteristico pino laricio calabro (Pinus nigra subsp. laricio) e dall'elegante abete bianco (Abies alba). Queste specie, tipiche dell'orizzonte montano della Sila, contribuiscono a creare habitat vitali per numerose forme di vita.

Rilasciata lo scorso 18 luglio dall’ente CSI, la certificazione PEFC sottolinea l'impegno a una gestione attenta e responsabile, con una chiara vocazione conservativo-naturalistica. L'obiettivo primario è preservare e migliorare la biodiversità, la stabilità ecologica e la bellezza paesaggistica di questo lembo di Sila. La vendita di lotti in piedi, regolata dagli standard PEFC, assicura che il prelievo legnoso avvenga in modo sostenibile, nel pieno rispetto dei cicli naturali e della capacità rigenerativa del bosco, garantendone la vitalità per le generazioni future.

Inoltre, in un periodo critico come quello estivo in cui gli incendi la fanno da padrone, questa scelta sottolinea l'importanza di ricordare e ribadire alcuni aspetti chiave:

  • misure di prevenzione: una gestione attiva e pianificata, come richiesto dagli standard PEFC, contribuisce alla riduzione del materiale combustibile e alla mitigazione del rischio di propagazione di incendi;
  • conservazione della biodiversità: mantenere ecosistemi forestali sani e diversificati è fondamentale per la resilienza ambientale, anche di fronte agli stress causati dagli incendi;
  • tutela del suolo e dell'acqua: una copertura forestale ben gestita protegge il suolo dall'erosione e regima le acque, funzioni vitali soprattutto dopo eventi calamitosi come gli incendi.


L'importanza della gestione sostenibile nella crisi climatica      

Questo risultato a Zagarise dimostra come una gestione forestale sostenibile, verificata da terze parti indipendenti, sia una risposta operativa alla crescente minaccia degli incendi boschivi, aggravata dai cambiamenti climatici. Preservare la funzionalità ecosistemica delle foreste attraverso pratiche sostenibili è un investimento necessario per la sicurezza del territorio e delle comunità locali.

In Calabria, la superficie forestale certificata PEFC raggiunge ora 1.419,55 ettari, contribuendo al totale nazionale di 1.097.483,60 ettari.


Foto: Luca Rossi

Legname di Guerra

Leggi i chiarimenti e le FAQ emesse dal PEFC Internazionale a seguito dell'annuncio che tutto il legname proveniente dalla Russia e dalla Bielorussia è considerato "legname di guerra"

Referenti PEFC

Luca Rossi

Redazione Eco delle Foreste