“Uomo-Bosco-Terra”: quando il legno “ferito” racconta le foreste colpite da Vaia ai bambini

Un materiale Montessori in abete bostricato per educare alla sostenibilità e comprendere il dopo-Vaia.

“Uomo-Bosco-Terra”: quando il legno “ferito” racconta le foreste colpite da Vaia ai bambini

5 agosto 2025 Natura e Cultura

Di Alessio Mingoli

“Uomo-Bosco-Terra” è molto più di un materiale didattico: è un ponte tra generazioni, tra foreste ferite e bambini in ascolto. Nato come progetto di tesi di laurea magistrale in Design della Scuola di architettura di Firenze dal titolo “Cambiamenti climatici e sostenibilità raccontati ai bambini in chiave Montessori” all’Università di Firenze con il Prof. Marco Fioravanti come correlatore, questo strumento educativo vuole raccontare ai più piccoli — e non solo — i cambiamenti drammatici che hanno coinvolto i nostri boschi dopo la tempesta Vaia del 2018.

La sua ideatrice Irene Faustini ha trovato l’ispirazione in un momento di silenzio e dolore, attraversando il passo Manghen, tra Val di Fiemme e Valsugana, con le foreste devastate dalla tempesta di vento. “Mi sono chiesta cosa potesse pensare un bambino davanti a quei crinali spogli,” racconta. Da lì è nata l’idea di trasformare una tragedia ambientale in un’occasione educativa, attraverso un materiale che rispecchia i principi Montessori: auto-correzione, comprensione intuitiva e narrazione visiva.

Il prodotto è composto da tessere in legno ad incastro, simili a pezzi di un puzzle, che si collegano tra loro per formare sequenze narrative. Ogni striscia costruita rappresenta una storia visiva sulla sostenibilità: il ruolo del bosco, gli effetti del cambiamento climatico, le fragilità delle monocolture forestali, l’impatto del bostrico e le conseguenze ambientali della tempesta Vaia. I bambini, giocando e osservando, ricompongono una narrazione che li guida alla scoperta di cause, effetti e possibili soluzioni.

La scelta del materiale non è casuale: tutto il prodotto è realizzato in legno di abete bostricato, proveniente da foreste trentine gestite in modo sostenibile e lavorato da una falegnameria locale. Un legno con strisce bluastre spesso sottovalutato per i suoi “difetti” estetici, ma perfettamente utilizzabile. Qui diventa simbolo di resilienza, di sostenibilità e di un’economia forestale locale e circolare.

“Uomo-Bosco-Terra” è un invito a guardare il bosco con occhi nuovi, a considerare anche ciò che appare “rotto” come risorsa educativa e ambientale. È un modo per rendere i bambini — e gli adulti — abitanti consapevoli del proprio territorio, pronti a prendersene cura con rispetto e conoscenza.

Legname di Guerra

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Alessio Mingoli

Redazione Eco delle Foreste